Ho gettato via da me la vorticosa danza della mente
Ed ora sono libero nel silenzio dello spirito;
Eterno e immortale oltre la natura delle creature,
Centro della mia eternità.
Mi sono liberato e il piccolo io è morto;
Sono immortale, solo, ineffabile;
Sono uscito dall’universo che avevo costruito,
Senza nome e senza misura sono cresciuto.
La mia mente tace in una luce ampia e senza confini,
Il mio cuore è una solitudine di pace e diletto,
I miei sensi non cadono nella trappola del tatto, del suono e [della vista],
Il mio corpo è un punto in bianche immensità.
Sono la gioia solitaria e immobile del solo Essere:
Non sono nessuno, io che sono tutto ciò che è.
Liberation
di Sri Aurobindo
I have thrown from me the whirling dance of mind
And stand now in the spirit’s silence free;
Timeless and deathless beyond creature-kind,
The centre of my own eternity.
I have escaped and the small self is dead;
I am immortal, alone, ineffable;
I have gone out from the universe I made,
And have grown nameless and immeasurable,
My mind is hushed in a wide and endless light,
My heart a solitude of delight and peace,
My sense unsnared by touch and sound and sight,
My body a point in white infinities.
I am the one Being’s sole immobile Bliss:
No one I am, I who am all that is.
27.7.1938
22.3.1944
Poesia tratta da Last Poems (traduzione di Ugo Montanari), Edizioni Montanari 1972 – Cento
I Last Poems sono un complesso di poesie, quarantotto in tutto, scritte originalmente in inglese e pubblicate postume nell’agosto del 1952 per conto della Sri Aurobindo Ashram Press di Pondicherry. Solo pochissime erano già apparse sulla rivista “Advent”.
Non esiste una redazione definitiva in quanto l’autore, come avverte una nota dell’editore, “intended t ogive them all a final revision, but only a few were actually so done”.