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385. La Costituzione difende i diritti di tutti

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La Costituzione italiana non ha bisogno di essere cambiata.
A cambiare devono essere tutti coloro che hanno cercato e stanno cercando di cambiarla.
Correggere la Costituzione secondo interessi di parte è un sacrilegio ed una grave offesa al popolo sovrano.
Molti sono stati i tentativi illegittimi, in diversi decenni, nei confronti della Costituzione italiana e molte ancora sono le intenzioni inconfessate di certuni.
Alcuni articoli, come l’articolo 3, sono il pilastro di ogni Stato di diritto, che sancisce l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge.
Tutti i cittadini hanno diritto a parlare in presenza di diritti e di democrazia violate, sia che ciò avvenga nel territorio italiano sia in ogni ambito dell’Europa nonché del mondo.
Nessun partito politico può e deve sostenere il divieto di discutere della libertà e del pluralismo dell’informazione. I cittadini debbono poter confidare nell’autorevolezza e nella piena competenza del parlamento Europeo. I cittadini debbono poter ascoltare liberamente il dibattito che si svolge in Europa, a proposito  di libera informazione indipendente e pluralista.
I cittadini di tutti i Paesi dell’Unione debbono sentirsi garantiti dal Parlamento Europeo perché vengano impediti conflitti di interesse e si garantisca il rispetto della libertà d’espressione. Il pluralismo e l’indipendenza della stampa e dei mezzi di comunicazione radio-televisivi, all’interno e al di fuori di ciascuno Stato aderente. Questa libertà, tutelata dall’articolo 21 della nostra Costituzione, costituisce il pilastro di ogni ordinamento democratico. Essa implica altre due garanzie; il diritto da parte dei cittadini di accedere liberamente alle informazioni e il diritto di ricevere una pluralità di informazioni imparziali, complete e veritiere.
È un diritto fondamentale difendere l’uguaglianza, la libertà, la giustizia, la democrazia, la solidarietà, ovunque.
In tali diritti risiedono i segni inequivocabili di una vera Civiltà.

La Costituzione della Repubblica italiana non deve essere cambiata perché è una splendida “Costituzione”: deve solamente essere applicata.
La Costituzione italiana sin dal suo nascere non è mai stata applicata e un “potere nascosto” ha sempre cercato di violarla, attentarla, distruggerla.
È sempre lo stesso “potere” che sta cercando, in questi giorni, con metodi subdoli, serpentini, di stravolgerla per distruggerla.
La Costituzione della Repubblica italiana è una “Carta fondamentale” perché comprende in i migliori principi, materiali e spirituali, possibili.
Se fosse stata applicata nella sua interezza gran parte dei problemi in cui vessa oggi il Paese non esisterebbero. Molti dei personaggi “discutibili” che vivono privilegiati, in modo grasso e vergognoso, a spese dei contribuenti (la cui maggioranza, in questo momento, vive in serie difficoltà) starebbero lontanissimi dalle sedi istituzionali.
Purtroppo la Costituzione non è mai stata applicata ed oggi, dopo la manipolazione delle coscienze subita dagli italiani per oltre un trentennio, è diffusa l’inconsapevolezza su ciò che significherebbe distruggere l’attuale inapplicata Costituzione.
Il servilismo ad un “potere oscuro” è prevalso ed è stato sottratto un potere che spetterebbe esclusivamente al popolo sovrano.
Una serie di eventi ingiusti, decisi da governi mai scelti dagli italiani, hanno messo in ginocchio una maggioranza di contribuenti onesti che non meritavano l’uccisione del loro futuro.
La beffa più grande per il popolo sovrano è di essere governato, in gran parte, da corrotti e corruttori irremovibili.
È lo stesso gruppo di “potere occulto” che tenta, sin dagli anni ’60 ad oggi, mediante manovre autoritarie e piccoli tentativi di colpo di Stato, di imporre un sistema autoritario-dittatoriale che serva certi poteri internazionali che confluiscono nel vertice della piramide del potere mondiale, i quali rappresentano la vera guida dietro i governi ufficiali.
Come fa uno Stato di Diritto quale dovrebbe essere l’Italia ed il suo Governo in carica, di fronte al Paese, all’Europa e al mondo, a rinnegare i Padri costituenti della propria Repubblica? Come fanno a ignorare la volontà del popolo sovrano che si è espressa chiaramente per mezzo del risultato di un referendum popolare del 2006, bocciando la proposta di mettere tutto il potere nelle mani di un “premier assoluto”?
Da qualche anno sono state avviate “prove tecniche” di Presidenzialismo anomalo e illegittimo e ciò ha comportato il rischio di perdere per sempre anche quel poco di democrazia ancora rimasta e quei pochi diritti e libertà dei cittadini contribuenti, impoveriti sempre di più.
La legge Tremonti e la legge Fornero sulle pensioni hanno aggravato la vita di molte migliaia di cittadini-contribuenti onesti, i quali dopo aver lavorato un’intera vita, si sono visti ridurre in numeri insignificanti, lasciati senza stipendio perché licenziati, senza mobilità perché scaduta e con il diritto alla pensione spostata di quasi un anno senza che nessuno se ne preoccupi.
Salviamo la Costituzione riportando il processo di revisione in atto, lungo i binari della legalità costituzionale.
Il popolo sovrano faccia sentire la sua voce, ancora una volta in modo democratico aderendo all’appello proposto da Costituzionalisti e da personalità politiche ancora degne di ascolto (firma on line su ilfattoquotidiano.it).

Non siamo complottisti, non siamo rivoluzionari, non siamo guerrafondai ma amanti della giustizia, della pace e della verità e promoviamo, oltre ogni tempo, i valori umani universali da custodire attraverso l’instaurazione di giusti e retti rapporti umani a livello planetario.
Aspiriamo ad una società umana più illuminata e più felice.

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