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403. Sri Tripura Rahasya a cura di Ramana

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Presentiamo, di seguito, salienti stralci di un’opera fondamentale quale è “Sri Tripura Rahasya” per realizzare la Realtà Ultima.
Una catena ininterrotta di Sadhaka e di Maestri formano un filo d’oro oltre ogni tempo: una fiamma perenne che illumina coloro che vogliono essere illuminati.

*****

“Ti esporrò ora il Jnanakhanda, la sezione concernente la conoscenza. Ascoltandola, uno sarà liberato dalla miseria in modo permanente. Questa conoscenza è l'essenza dei Veda, delle scritture Vaisnava, Shaiva, Shakta e Pashupata. Non c’è nessun’altra scrittura che possa cambiare la mente quanto questa saggezza, che fu insegnata dal grande Dattatreya a Parasurama. L’insegnamento è basato sull’esperienza, è logico, unico e semplice nella sua natura. Può essere compreso facilmente: colui che non può realizzare la Verità nemmeno dopo aver udito questo, deve essere considerato uno sciocco sfortunato; Siva stesso non potrà aiutarlo.
Ora procederò a svelarti questo incomparabile insegnamento.
Il comportamento degli illuminati è al di là della comprensione della gente ordinaria. Come un fiore emana la sua fragranza, similmente tali saggi illuminati influenzano la vita di molti, particolarmente di coloro che sono sul sentiero …
… Ancora oggi non conosco il mistero dell’universo; dove è nato, come può esistere tale vasto universo, dove finirà alla sua dissoluzione? Ogni cosa sembra così transitoria. Come può esserci una relazione con ciò che è impermanente? Tutte le attività del mondo sembrano confondere. Il comportamento dell’ignorante è come quello di un cieco che ne segue un altro. La mia stessa vita è un esempio di questo. Non ricordo affatto ciò che è avvenuto nella mia infanzia. Ero diverso nella mia gioventù e ancora diverso nella mia condizione di adulto. In questo modo la mia vita cambia continuamente, non mi è chiaro qual è il frutto di tutti questi cambiamenti, qual è il loro risultato. Cos’hanno guadagnato gli individui dalle loro azioni, sono felici? C’è mai qualcuno che abbia ricavato la felicità dall’azione? C’è nessuno che sia diventato felice? Non sembra così, perché persino dopo aver realizzato i loro obiettivi, l’azione degli uomini continua, rivolta ad un altro obiettivo ancora. Non sembra esserci appagamento durevole, non sembra esserci soddisfazione durevole. È perché i frutti delle azioni non possono mai dare la libertà dal dolore, né donare la felicità; finché il karma continuerà, non vi potrà essere libertà dal dolore, né felicità durevole …
… Com’è sciocco che le persone con innumerevoli obblighi credano che questa trappola sia un preludio alla felicità! Sia l’imperatore che il mendicante cercano costantemente la pace e la felicità. I loro concetti di felicità sono diversi, uno la cerca nell'acquisizione di un regno, l’altro nel ricevere una moneta. Anch’io li ho imitati ciecamente ma, abbandonando questa follia, ritornerò immediatamente a quell’oceano di misericordia che è il mio maestro. Con i suoi insegnamenti attraverserò l’oceano dei dubbi e dell'ignoranza …
… Anche se sono impegnato nelle pratiche devozionali di Sri Tripura, provo questa paura perché il modo in cui l’adoro non è soddisfacente. Tutti questi concetti mentali sono come il gioco di un bambino. Inoltre, le pratiche che tu mi hai insegnato possono essere diverse da quelle insegnate da alcune scritture. Vi sono differenze nel modo in cui i rituali vengono eseguiti. Se poi un rituale viene eseguito in modo sbagliato, non dà i frutti desiderati. Anche il modo di meditare può differire secondo i gusti individuali e i temperamenti. Come può essere tutto ciò? La devozione sembra essere imperfetta quanto l’azione ...
… Come possono i concetti mentali, transitori, della devozione, produrre risultati permanenti come la più alta Verità? Inoltre, le pratiche sembrano non finire mai. Ma ho notato che il saggio Samvarta è del tutto tranquillo e beatamente libero da ogni senso di obbligo nell’agire. Ride delle vie del mondo, libero e pieno di beatitudine, seguendo il sentiero della mancanza di paura, come un maestoso elefante che siede tranquillo in un lago quando è circondato dalla foresta in fiamme. Mi sembra completamente libero da qualsiasi senso di obbligo e allo stesso tempo perfettamente felice nella sua realizzazione dell’Essere eterno. Come ha ottenuto quello stato? Che cosa ha cercato di insegnarmi? Ti prego, maestro, rivelami il suo segreto e riscattami dagli obblighi e dalle responsabilità del karma …
… Simile è anche il destino delle persone mondane che, illuse dalla ricerca della felicità, rincorrono gli oggetti dei sensi, invitando costantemente la miseria attraverso la loro azione e tuttavia, nella loro illusione, persistono in questa corsa verso la distruzione …
… Tu sei fortunato, o Parasurama, per aver trasceso questa condizione e perché questa indagine è sorta nel tuo cuore. Vichara, cioè l’indagine sulla verità, è il primo scalino per accedere alla suprema ricompensa della beatitudine infinita. Conseguire il silenzio interiore è vitale, come si può ottenere questa meta senza l’indagine sul ? La mancanza di discriminazione è morte certa, e solo attraverso la discriminazione si avrà il successo. La mancanza di discriminazione è la perenne debolezza dei demoni, mentre la discriminazione è la caratteristica degli dei ed è questo il motivo per cui sono sempre felici. In virtù della loro discriminazione si abbandonano al Signore Vishnu e inevitabilmente conquistano i loro nemici; l’indagine sul Sé è il seme capace di germogliare ed espandersi nel gigantesco albero della felicità …
… Per yuga interi la gente comune è rimasta scioccamente intrappolata nella rete del karma a causa dell’ignoranza. Se, d’altra parte, fossero dotati di discriminazione, la loro azione non sarebbe vincolante e sarebbero liberi da ogni miseria. Il mondo è rimasto immerso nelle spire dell’ignoranza da tempo immemorabile, come può esservi discernimento finché essa perdura? Può l’acqua fresca essere trovata in un ardente deserto? Similmente, può essere ricercato il rinfrescante tocco del discernimento nella bruciante fornace dell’ignoranza? Il discernimento può comunque essere ottenuto con metodi adeguati, il più efficace dei quali è anche il migliore fra tutti e questa è la suprema grazia della divina Madre Tripura che vive nel cuore di ognuno. Chi ha mai conseguito la Meta più alta senza quella grazia? …
… Il sollievo guadagnato dalla realizzazione di un desiderio, prima che un altro ne prenda il posto, non è affatto felicità, perché i semi del dolore sono ancora latenti. Questo sollievo è gioito persino dagli insetti, sebbene i loro desideri siano meno complessi. Se è felicità realizzare un desiderio tra molti, chi non sarà felice in questo mondo? Se un uomo bruciato in ogni parte del suo corpo può trovare felicità spargendo un po' di unguento qui e là, allora tutti dovrebbero essere felici. Si dice che un uomo provi piacere nell’abbraccio della sua amata, ma in altre circostanze quello stesso atto è segno d’infelicità e comunque in seguito le persone si sentono esauste …
… Hemaleka continuò: ‘Così, o principe, vedi come la bellezza è soltanto un concetto nella mente. Come tu sperimenti piacere nel vedere la mia bellezza, così le persone provano piacere nel vedere i loro cari, anche quando non sono affatto attraenti. Mio caro, ti spiegherò che cosa intendo: una bella donna è soltanto il riflesso del concetto sottile già presente nella mente. Questa mente crea un’immagine della bellezza di una donna in conformità con i suoi stessi ripetuti concetti. L’immagine ripetuta diventa sempre più chiara, finché è identificata con l'oggetto. Sorge un’attrazione e rende la mente schiava per la costante associazione mentale. Quando la mente è irrequieta agita anche i sensi, che allora cercano la realizzazione dei loro desideri nell’oggetto.
‘Una mente equanime non è eccitata nemmeno alla vista dell'oggetto più bello: la ragione dell’infatuazione è la ripetuta immagine mentale. Ma i bambini e gli yogi rimangono intoccati, poiché la loro mente è libera da tali immaginazioni. Così, chiunque trovi piacere in qualcosa, lo trova secondo il concetto di bellezza che ha nella sua mente. Anche le donne brutte vengono considerate belle come angeli dai loro mariti. E se la mente considera qualcosa come disgustoso e non delizioso, allora non vi troverà alcun piacere. Gli esseri umani ignoranti, le cui menti pensano sempre all’attività sessuale, trovano piacere ovunque, senza discriminazione. Un uomo dalla mente lussuriosa e distratta, proietta la bellezza anche su un corpo non attraente. Ascolta, principe: l’idea della bellezza giace nel grembo del desiderio. Se, d’altra parte, questa è connaturata all’oggetto dell’amore, perché non è riconosciuta anche dai bambini, visto che riconoscono la dolcezza nelle cose dolci?
‘Inoltre, la forma, la statura e la carnagione delle persone differiscono in diversi paesi e in tempi differenti. Le loro orecchie possono essere lunghe, i volti distorti, i denti larghi, il naso prominente, i corpi ossuti o meno, i capelli rossi, neri o dorati, sottili o robusti, lisci o arricciati; la loro carnagione può essere chiara, scura, bruna, giallastra o grigiastra. Tutti loro ricavano lo stesso genere di piacere che ricavi tu, o principe! …

tratto da “Sri Tripura Rahasya” (La Via della Conoscenza)
– a cura di Ramana – Edizioni Il Punto D’Incontro

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