Presentiamo, di seguito, la Relazione tenuta in occasione del Seminario Teosofico che si è svolto ad Ascona (Svizzera) dal 15 al 17 marzo 2013 e che è stato organizzato congiuntamente dalla Federazione Europea delle Società Teosofiche Nazionali, dalla Società Teosofica Italiana sul tema “L’evoluzione: prospettive teosofiche”.
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L’evoluzione cosmica e dell’uomo secondo il pensiero teosofico
Nell’assioma ermetico “Come in alto, così in basso” è, in sintesi, contenuta la realtà fisica che lega l’uomo all’intero universo manifestato; e dall’osservazione di tutto il contesto si può verificare scientificamente la realizzazione del processo evolutivo della vita.
Osservando il macrocosmo è fuor di dubbio che in esso si possano riscontrare notevoli somiglianze con il microcosmo e viceversa.
Se analizziamo la struttura di un atomo, vediamo che esso è formato da un nucleo contenente particelle positive (i protoni) e neutre (neutroni), con gli elettroni (cariche negative) che ruotano attorno ad esso come pianeti attorno al Sole. Sappiamo, inoltre, che l’atomo contiene altre particelle ed antiparticelle ancora più piccole (neutrini, positroni, quark).
Proviamo ad indovinare quanti atomi sono contenuti nel nostro corpo!
Penso sia un’impresa impossibile. Nel nostro corpo, pur infinitamente piccolo rispetto al macrocosmo, vi è un Universo!
Ognuno di noi è l’essere che governa, anche inconsciamente, il “suo” piccolo, grande Universo. Ecco perché l’uomo, e non solo, è fatto ad immagine e somiglianza di quell’Essere inconcepibile che chiamiamo Dio.
Il suddetto assioma riconduce tutto, uomini, animali, vegetali, minerali, ad una medesima struttura di base ed in tal modo l’infinito si rapporta all’unità.
Sappiamo oggi, attraverso le osservazioni degli astronomi, che l’Universo ha un moto espansivo; ma si teorizza che alla base espansiva o esplosiva ne seguirà una implosiva in cui tutto ritornerà al punto d’origine.
Lo studio della cosmologia moderna si riduce ad esaminare la legge di variazione delle dimensioni dell’Universo con il tempo. Ancor oggi la relazione matematica fondamentale è quella indicata da Einstein; la sua trattazione porta a rappresentare l’evoluzione del Cosmo secondo un andamento di tipo oscillante, caratterizzato da una fase violenta iniziale (il big-bang), preceduta da un’epoca in cui le dimensioni dell’Universo erano quasi nulle, con la materia compressa allo stato neutronico, iperdenso. L’espansione dell’Universo si accompagna alla creazione della materia.
Ad un certo momento dell’espansione le forze repulsive ed attrattive che agiscono nel cosmo, da una situazione d’iniziale equilibrio, passeranno ad una situazione di squilibrio a favore degli effetti gravitazionali tale da innescare una contrazione dell’Universo e provocare un processo di collasso. Ciò porterà la materia a concentrarsi in un volume di spazio di dimensioni nulle. Da tale situazione di stasi la materia potrebbe ancora riemergere con atto esplosivo, rigenerando il ciclo.
All’origine dell’evoluzione vi è una “mente creativa”. Il progetto evolutivo dell’intero sistema cosmico è contenuto in un “seme”, come in un pinolo esiste il progetto per la realizzazione dell’albero di pino.
Uno dei postulati fondamentali de La Dottrina segreta, scritta da H.P.B., è che la Mente, la Coscienza, pervadono l’intera natura.
“Una teoria cosmogonica, affinché divenga completa e comprensibile, occorre che prenda come punto di partenza una sostanza primordiale diffusa per tutta l’estensione dello spazio infinito e di natura intellettuale e divina. Questa sostanza deve essere contemporaneamente anima e spirito; sintesi del cosmo manifestato ed a questa base spirituale occorre come veicolo la materia primordiale fisica”.
L’impulso creatore comincia col risveglio dell’ideazione cosmica, del “Pensiero Divino” o “Mentale Universale”, unitamente allo slancio primordiale della sostanza cosmica, essendo quest’ultima il veicolo del primo.
“L’incosciente”, in senso filosofico, secondo von Hartmann, giunge al vasto piano creativo mediante una saggezza chiaroveggente superiore ad ogni coscienza, definita Saggezza Assoluta e tale che trascende l’idea di tempo e di spazio.
Egli è “l’Eterno non Essere, che è l’Essere Unico” delle stanze del Libro di Dzyan. Questo testo, le cui origini si perdono nella notte dei tempi, è una base di studio oltre che l’espressione di un credo secondo il quale il Non Essere è l’Unica Essenza dell’Essere, poiché in questo Unicum giace celata la Sua emanazione o radiazione inerente la quale, divenendo periodicamente Brahma (la potenza maschile e femminile), si espande nell’Universo manifestato.
Nell’opera di H.P.B. La Dottrina Segreta viene spiegato che l’evoluzione atomica parte dall’Atomo Cosmico Unico, che si scinde in sette atomi sul piano della materia. Sul piano dello spirito, invece, si ha una suddivisione in sette raggi. Le correnti di vita della Monade seguono questa strada nella loro discesa sul piano fisico, attraversando un edificio strutturato su sette piani, ciascuno dei quali ha sette sottopiani. La struttura dell’edificio è determinata da una progressiva modificazione di stato, dal più impalpabile al più denso, fino alla costituzione della materia fisica. Di pari passo si determinano le condizioni per una realizzazione ed evoluzione di una coscienza di ciò che è e di ciò che è rivolto a divenire l’espressione più alta della manifestazione fisica, dalla quale si hanno l’ascesa ed il ritorno allo spirito puro. Tale espressione è l’uomo il quale, mediante lo sviluppo della propria coscienza, si evolve sino a riconquistare la pienezza del Sé, ovvero della sorgente da cui è scoccata la prima scintilla di vita. In Iside Svelata (II, 264, 5) è scritto: “All’inizio di un periodo attivo ha luogo un’espansione di questa Essenza Divina dall’esterno all’interno e dall’interno all’esterno. L’Universo visibile è il risultato della lunga catena di forze cosmiche messe progressivamente in moto finché l’Essenza Divina si contrae e l’opera della creazione viene gradatamente e progressivamente annullata. L’Universo si disintegra, i suoi materiali si disperdono e le Tenebre solitarie coprono ancora una volta le profondità dell’abisso”. L’evoluzione ha quindi il suo ondivago incedere seguendo una interminabile corrente ciclica.
Secondo un detto indù: “L’Universo vive in Brahma, procede da Brahma e ritornerà a Brahma”, perché Brahman (neutro), il non manifestato, è quell’Universo “in abscondito” cioè occulto, mentre Brahma il manifestato è il Logos o Verbo, nel senso che Platone dà a questo vocabolo.
Per rendere l’idea più chiara, un’espirazione dell’Essenza Sconosciuta produce il Mondo ed una inspirazione lo fa scomparire (vedi Iside Svelata, II, 264, 5). Il Jivatma (Giva è la Deità Assoluta), che è la monade nel quintuplice universo, inizialmente non può accumulare attorno a sé aggregazioni di materia, ma può solo abitare nella sua veste atomica. Esso deve aspettare la formazione di un corpo sui piani superiori ed inferiori. Così i tre aspetti della coscienza (volontà, sapienza e attività) vengono svegliati alla vita eterna da Grandi Esseri chiamati Ordini Creativi. Ciò è necessario per esprimere il senso dell’Io e di “altri”. È questo stato che ingenera nella monade la volontà di vivere e la spinge nei mondi più densi. Abbiamo così un primo aspetto della coscienza: la volontà.
La parte di coscienza della monade capace di esprimere se stessa nell’universo, entra dapprima nella materia più sottile di quest’universo incorporandosi in un atomo di ognuno dei tre piani superiori. La monade si evolve, prendendo da ogni piano la materia che le necessita per sviluppare la propria coscienza su quel piano. Teniamo presente che i sette piani si interpenetrano e che coscienza su di un piano significa potere di rispondere alle vibrazioni di quel piano particolare.
Il percorso creativo si sviluppa sino alla costituzione dell’essere umano nel quale la monade è il proprio “Sé” o “Ego”, unica realtà e sorgente della vita di questi, manifestata attraverso tre raggi. I tre che all’origine di tutto emanano dalla Monade riproducendo i Logoi Universali (Volere, Sapienza ed Attività) che si esprimono nella coscienza incarnata come: Atma-Buddi-Manas.
La coscienza agisce unitariamente sui vari piani, manifestando comunque la sua triplicità.
Se studiamo la coscienza sul piano mentale, ci appaiono la Volontà come scelta, la Sapienza come discriminazione, l’Attività come cognizione. Sul piano astrale, la Volontà appare come desiderio, la Sapienza come Amore, l’Attività come sensazione. Sul piano fisico la Volontà ha come strumenti gli organi motori, la Sapienza gli emisferi cerebrali, l’Attività gli organi sensoriali.
La Triade spirituale Atma-Buddi-Manas (Jivatma) è descritta come un germe di vita divina, contenente la potenzialità del suo proprio Padre celeste.
Per realizzare un’espressione di se stessi e diventare attivi, i principi dell’Ego hanno bisogno di un veicolo attraverso cui manifestarsi; questa è la ragione per cui essi discesero a tre piani diversi, onde utilizzare il tipo di materia rispondente a ciascuno di essi.
Il primo veicolo che l’Ego impara ad utilizzare è quello rispondente al principio che per primo porta in attività e che è l’Attività Creatrice ed Intelligenza Astratta; questo veicolo è il Corpo Causale o Mentale Superiore, fornito da un animale al momento della sua individualizzazione.
Il nome di Corpo Causale deriva dal fatto che in esso risiedono le cause degli stati successivi in cui si viene a trovare l’Uomo nel corso dell’evoluzione.
L’uomo imparerà a sviluppare l’intuizione ed utilizzerà un altro veicolo che chiameremo Corpo Intuizionale. Infine imparerà a portare in attività il primo aspetto della Monade ed allora utilizzerà il veicolo relativo che chiameremo Corpo Spirituale o Atmico (vedi: Corso Elementare di Teosofia di Lando Del Sere).
La “nascita” dell’Ego avviene, quindi, alla formazione del corpo Causale, quando l’Embrione Celeste si manifesta come un Ego bambino, un’individualità abitante in un corpo sul piano fisico. L’Ego, per compiere la sua evoluzione, deve imparare a portare in attività i principi che lo costituiscono. Fa ciò inviando un riflesso di se stesso nei piani inferiori: nel Piano Mentale Inferiore, nel Pano Astrale e nel Piano Fisico.
L’intelligenza Astratta, riflettendosi nella materia diventa Intelligenza Concreta. Così, la Sapienza o Saggezza, limitandosi, diventa sentimento o emotività, trovando espressione sul piano astrale. Infine la Volontà, limitandosi, diventa azione, esprimendosi sul piano fisico.
I tre principi dell’Ego, riflessi sui piani inferiori, costituiscono altri tre principi e, come i primi, un’altra Unità, sebbene a livello inferiore. A questa unità viene dato il nome di Personalità, che possiamo chiamare “io” o “sé inferiore”.
Quindi, la Monade è l’aspetto più puro, l’individualità dell’Ego è un riflesso di questa e la Personalità è un riflesso del riflesso precedente.
L’universo è la manifestazione della Suprema Potenza Divina, un raggio della quale è presente in ogni uomo e così si può affermare che l’uomo è stato creato ad immagine e somiglianza di Dio. Come scrive Eliphas Levi in La Chiave dei Misteri, “Il mistero dell’uomo terrestre e mortale viene dopo quello dell’Uno superno ed immortale”.
Il processo creativo dell’uomo inizia, come per il Macrocosmo, con la “Parola” dell’Ego mediante la quale viene dato inizio alla creazione dei corpi mentale, astrale, eterico e fisico. In Uno studio sulla Coscienza di Annie Besant leggiamo che, al momento, o vicino al momento del concepimento, l’atomo fisico permanente dell’Ego che sta per incarnarsi viene unito da un angelo alla coppia di cellule allora formatasi. Gli atomi permanenti sono atomi unici, definitivi dei piani della volontà, saggezza, intelletto astratto, pensiero concreto, emozioni e materia fisica.
All’inizio della discesa del Raggio Monadico nel campo dell’evoluzione essi sono uniti a questo filo della vita sul quale vengono infilati gli atomi stessi. All’inizio della rinascita, la forza della Parola microcosmica, vita e coscienza dell’Ego, scende lungo il filo della vita che congiunge il Corpo Causale agli atomi germinali dei corpi mentale, astrale e fisico. Questa triplice corrente di energia creativa vibra a frequenze che esprimono il Raggio Egoico o classificazione monadica, la situazione evolutiva, le qualità di carattere e coscienza già sviluppate ed il karma nella sua realizzazione. Questi sono rappresentati da un accordo di suoni e colori, una “sinfonia” che modifica le caratteristiche genetiche trasmesse attraverso i corpi mentale ed astratto, l’ovulo e lo spermatozoo. Questa “Parola” monadica è a sua volta un accordo del Verbo del Macrocosmo.
L’Augoiedes, Corpo Causale e veicolo permanente del Sé spirituale dell’uomo, può essere considerato come l’Archetipo del microcosmo. L’atomo permanente “risvegliato” su ogni piano diviene il centro ed il trasmettitore della “Parola” che l’Ego pronuncia per dar inizio ad una nuova discesa nell’incarnazione. Quando poi si creano i centri dei campi magnetici, gli atomi permanenti attraggono il tipo di materia capace di rispondere alle lunghezze d’onda emesse. Ciò si verifica in particolare per quanto riguarda il prevalere dell’uno o dell’altro dei Raggi primari della Monade e dell’Ego e dei suoi tre guna costituenti le qualità fondamentali della materia che si esprimono in attività, inerzia e ritmo. Così, ad ogni individuo che inizi il viaggio della vita, viene automaticamente distribuita con perfetta giustizia la sostanza di cui è costituito il corpo, il corredo mentale, emotivo e fisico.
Geoffrey Hodson descrive, nel suo libro Il regno degli Dei, esaminandola in modo chiaroveggente, la matrice eterica prenatale che compare dopo il concepimento: “… questa assomiglia al corpo di un bimbo costituito di materia eterica, piuttosto risplendente, lievemente vibrante. È la proiezione eterica dell’Archetipo modificato dal Karma. Nella matrice eterica si delinea, in termini di flusso e di energia, o linee di forza ognuna sulla propria lunghezza d’onda, un progetto schematizzato dell’intero corpo nel quale vi è rappresentato ogni tipo di tessuto in divenire, che differisce dagli altri tipi in quanto l’energia di cui costituisce il prodotto finale si trova essa stessa su di un’altra frequenza. Perciò la struttura ossea, il tessuto muscolare e vascolare, i nervi, il cervello ed ogni altro organo vengono tutti rappresentati nella matrice eterica da correnti di energia su frequenze specifiche. L’azione delle vibrazioni fa sì che gli atomi entrino in diverse combinazioni molecolari per produrre i vari tipi di tessuti. I difetti karmici, che si manifestano sotto forma di malformazioni, debolezza e malattie, sono rappresentati nella matrice da dissonanze o perfino fratture delle speciali linee di forza lungo le quali sono costituiti i tessuti. Quindi, in perfetta salute, ogni parte è intonata e l’accordo del corpo umano perfettamente armonizzato. In cattiva salute vi è una dissonanza in una parte o nell’altra. L’accordo è stonato. L’unico modo per guarire è ristabilire il ritmo e l’armonia”.
Effetto della germinazione è l’evocazione degli spiriti di natura, quei “Deva” costruttori della forma che sono in risonanza con la forza della Parola emessa dall’individuo che si incarna. Essi penetrano nella sfera d’influenza del “Verbo” trovandosi in un’atmosfera a loro congeniale, in quanto governata dall’accordo loro inerente, e determinano nel punto specifico lo sviluppo proprio alla struttura corporea in evoluzione. Ai livelli astrale e mentale, degli angeli costruttori sono interessati alla costruzione del meccanismo della coscienza. Sul piano fisico questo consiste del corpo stesso e del sistema cerebrospinale con i sette centri nervosi e ghiandolari situati nel sacro, nella milza, nel plesso solare, nel cuore, nella gola, nelle ghiandole pituitaria e pineale.
Le controparti eteriche di questi centri sono i cakra che, essendo uniti ai corrispondenti fisici, forniscono all’Ego un tipo di manifestazione settemplice nel corpo e sette canali attraverso i quali fare esperienza. Questi cakra sono la proiezione di sette vortici corrispondenti agli Archetipi Solari e planetari prodotti dall’azione della vibrazione da essi emessa attraverso il Corpo Causale dell’uomo.
Ogni cakra ha il suo specifico accordo o gruppo di frequenze e colori che si sviluppano in forme che assomigliano ai petali di un fiore. Allorché il karma è favorevole ad un funzionamento perfetto, l’accordo di ogni cakra è perfettamente intonato con ognuno degli altri centri e con le controparti fisiche corrispondenti.
Quindi, partendo da una non perfetta armonia, parrebbe che il risanamento finale debba provenire dall’Ego stesso, poiché soltanto dall’Ego-Archetipo umano viene trasmessa energia creativa, e perciò correttiva e curativa, ai gruppi di frequenze che esprimono numericamente la forma ideale. Nella guarigione spirituale un torrente di forza correttiva e vitalizzante scende attraverso l’Ego e i cakra nel corpo fisico, spazzando le materie disarmoniche e ristabilendo così quell’equilibrio armonico che ricostituisce il libero fluire dell’intima forza vitale della Natura.
Durante tutta la vita di un uomo al Parola Egoica viene emessa attraverso gli atomi permanenti, i cakra ed i corpi superfisico e fisico. Ciò avviene sino alla morte del corpo fisico e successivamente alla dismissione dei corpi mentale ed astrale, quando l’Ego si ritira nella condizione della beatitudine celeste nell’attesa di una nuova incarnazione.
I principi superiori della Volontà, saggezza ed intelligenza astratta, sono pienamente contenuti nell’uomo, nel quale microcosmo e macrocosmo si incontrano per giungere fino alla statura del Logos di un Sistema Solare.
tratto dalla Rivista Italiana di Teosofia – Anno LXIX N. 7, Luglio 2013
Bibliografia:
Annie Besant, Uno studio sulla Coscienza
Helena Petrovna Blavatsky, Iside svelata
Lando del Sere, Corso elementare di Teosofia
Geoffrey Hodson, Il regno degli Dei.
Pietro Francesco Cascino è il Vicesegretario Generale della Società Teosofica Italiana.