Quel grande piccolissimo uomo fu solo un grande afflitto: assillato, ossessionato dalla folle megalomania dell’imperatore, dalle stelle cadde alle stalle.
Da piccolo uomo, mediocre, narcisista, portatore di turbe psico-sessuo-affettive e produttore di effetti illeciti ha preteso di incarnare una crudele e corrotta tirannia (un impero crudele), mascherata dagli spot di un buon governo che nascondevano il suo esclusivo personale sistema iniquo, inaugurato vent’anni or sono.
In questo suo “sistema di potere” venivano inscenate la “Bestia” e la “Prostituta di Babilonia” facendolo incarnare e possedere dalle forze del Male. Egli aprì così ogni inimmaginabile botola infernale corrompendo, mescolando, distorcendo, alterando, separando, frammentando, eliminando, vessando, oscurando le vie del vivere civile, trasformando tutto in una barbara orgia di appetiti inenarrabili per i suoi cortigiani e in un arcobaleno di crudeli illusioni (menzogne) per quel popolo italico cui ha contribuito a sottrarre la reale sovranità.
Ha disseminato indicibili sofferenze ai cittadini e al Paese Italia: ha provocato guasti irrimediabili ai modelli civici sani della società italiana per bene. Ha pervertito i paradigmi italici, quel modo di essere italico tanto apprezzato nel mondo. Ha imbarbarito e volgarizzato il dialogo italiano dallo spettacolo alla cronaca, dalla cultura alla politica, dal mondo degli affari alla questua. Da sciamano delle forze oscure, malato e incapace, non riusciva a distinguere le forze del Bene dalle forze del Male. Nel servirsi e nel circondarsi, con ignoranza metafisica, di simboli oscuri, recitando la pantomima di un sacerdozio impossibile, si è confezionata la “fine” dei randagi nella lunga notte infernale. La sua opera ha prodotto semi corrotti che devono preoccupare ancora per il futuro prossimo del Paese. Questi semi sono sotto gli occhi di tutti: quando sono chiare le potenzialità di un seme si può predire che tipo di albero produrrà; infatti se conosci l’uovo, conosci l’uccello.
Attenti italiani, per il futuro prossimo, ai vecchi e nuovi giocolieri delle speranze, a coloro che sembrano brillare tra le rovine del Paese, perché “non è tutto oro ciò che luccica”.
Attenti alle forze oscure liberate e incoraggiate dal sacrilego del “sarcofago egizio”: sono forze “mutaforme” che incantano e schiavizzano.
Attenti, quindi, a coloro che “appaiono” splendenti: appartengono o sono “sotto influenza” di uno o più Arconti, specie “Sabbede”, il settimo, dall’aspetto di fuoco splendente: si tratta di uno splendore infero (di luce corrotta).
Italiani, scegliete la “Luce” vera della “Sfera dell’Alto”.