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437. I Templari di “Storica National Geographic”

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Presentiamo, di seguito, alcune “pillole” dell’interessante contenuto del Periodico Trimestrale “Storica National Geographic” (numero 11, 2013) improntato su “I Templari – I monaci guerrieri di Cristo”.
Ci complimentiamo con gli autori dei vari articoli ma anche con la redazione  che insieme hanno ben costruito la struttura comunicativa di tale progetto. Noi avremmo gradito nella verità spiegata, in una tale bella stesura, anche del “sale” e del “mercurio” esoterici (i punti di vista strettamente esoterici) ma il “Lavoro”, comunque, è molto ben riuscito.

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*****


I Templari
I monaci guerrieri di Cristo


Sommario

I Cavalieri di Cristo di Javier Castàn e Asuncion Esteban; Alberto Garni
Al XII secolo risale la fondazione del più celebre e al contempo del più controverso fra gli Ordini religioso-militari attivi all’epoca delle Crociate; sorto per proteggere i pellegrini in Terrasanta, l’Ordine templare divenne con il passare del tempo sempre più ricco e potente.

I guerrieri della fede di Joan Fuguet Sans; Carmen Plaza Arqué; Alberto Garni
Con la nascita dell’Ordine del Tempio si affermò nel mondo medievale una nuova figura di monaco-guerriero, legata ai voti di povertà, castità e obbedienza, ma pronta in ogni momento ad abbandonare la preghiera per impugnare le armi in difesa della fede.
Approfondimenti: Riccardo I, il guerriero.

Una regola prudente di Jacopo Mordenti; Alberto Garni
I 686 articoli che costituiscono la Regola templare appaiono il frutto di un cauto realismo, teso a garantire la disciplina e la moralità dei cavalieri del Tempio senza troppo infierire sulle loro colpe o compromettere agli occhi del mondo il prestigio dell’Ordine.

La presenza in Italia di Jacopo Mordenti; Alberto Garni
La Penisola italiana, grazie al suo ruolo di ponte fra l’Occidente e l’Oriente, fu interessata dalla presenza templare fin dai primi anni di vita dell’Ordine. Grazie all’appoggio di Bernardo di Chiaravalle si costruì in Italia un consenso generale intorno ai monaci guerrieri.

Le missioni in Terrasanta di David Porrinas; Cristina Segura Graino
La presenza militare dei Templari in Terrasanta rappresentò una lunga e avventurosa serie di alterni successi e sconfitte, che li vide protagonisti in prima linea dell’evento politico, bellico ed economico centrale di tutta la storia medievale: le Crociate.
Approfondimenti: Saladino, sultano cavaliere.

Gli altri ordini cavallereschi di Jacopo Mordenti; Laura Peducci
Accanto ai Templari operarono. Nel corso del Medioevo, altri Ordini religioso-militari che svolgevano il ruolo di “combattenti al servizio della fede”: fra questi, gli Ospitalieri di San Giovanni, i Cavalieri di San Lazzaro, i Cavalieri teutonici e gli Ordini spagnoli.

Il Templare di Tiro di Jacopo Mordenti
La storia della conquista e della perdita della Terrasanta è basata in massima parte su fonti europee. Tra le poche testimonianze di provenienza orientale spicca quella, recentemente riscoperta, dello scrivano, traduttore dall’arabo e segretario di un Gran Maestro.

La caduta di Acri di Almudena Blasco
Nel 1291 l’esercito del sultano mamelucco al-Asharaf attaccò Acri, principale roccaforte crociata in Terrasanta. Inutilmente Templari e Ospitalieri tentarono di difendere la città. Il 28 maggio Acri cadde, e la sua resa segnò l’inizio della fine dell’esperienza crociata.

La fine del Tempio di Alberto Garni
La parabola storica dei cavalieri Templari giunse a compimento all’alba del XIV secolo quando, conclusasi l’epoca delle Crociate, l’Ordine fu accusato di eresia dal re di Francia Filippo IV il Bello e, dopo un lungo processo, venne sciolto per decreto del pontefice Clemente V.

La leggenda e la memoria di Jacopo Mordenti
L’improvviso e drammatico scioglimento dell’Ordine agli inizi del XIV secolo diede origine a una leggenda dai tratti esoterici che trasferì la vicenda dei Templari dal piano della storia a quello del mito, facendone un punto di riferimento in ambito massonico.

Itinerari
La guida per visitare i luoghi di cui parliamo in questo numero

***


L’Ordine del Tempio

1095
Papa Urbano II nel Concilio di Clermont indice la Prima Crociata.

1120
Il francese Hugues de Payns fonda a Gerusalemme l’Ordine del Tempio.

1129
Il Concilio di Troyes approva la regola monastica dei Templari e ufficializza l’Ordine.

1147-1149
I Templari partecipano alla Seconda crociata al seguito di Luigi VII di Francia.

1187
I Templari devono cedere la Città Santa a Saladino.

1291
I Templari perdono San Giovanni d’Acri, abbandonano la Terrasanta e trasferiscono la loro sede a Cipro.

1307
Filippo IV il Bello, re di Francia, ordina l’arresto dei Templari. Iniziano le persecuzioni.

1312
Papa Clemente V decreta ufficialmente lo scioglimento della congregazione.

1314
Jacques de Molay, Gran Maestro dei Templari, muore sul rogo.


All’Alba del 13 ottobre del 1307 tutti i Templari del regno di Francia – un migliaio, incluso il Gran Maestro dell’Ordine – vennero arrestati e i loro beni confiscati.
Sottoposti a tortura, com’era consuetudine nei processi in cui vi fossero gravissimi indizi di colpa, uno a uno ammisero i reati loro imputati: eresia, isolatria e sodomia. Il risoluto attacco contro di loro era stato voluto e organizzato dal re di Francia, Filippo IV il Bello (1285-1314). Il papa, Clemente V (1305-1314), anche se apparentemente indignato per non essere stato messo al corrente dell’iniziativa contro l’Ordine, non solo finì con il cedere alle pressioni del sovrano francese, ma estese il mandato di arresto e sequestro di beni anche ai Templari del resto d’Europa.
Ne seguì un lungo processo, carico di tensioni tra il monarca francese e il pontefice, nel corso del quale fu anche portata avanti una resistenza armata da parte di un elevato numero di Templari. Alla fine, almeno una cinquantina di loro finirono sul rogo. La definitiva soppressione dell’Ordine del Tempio fu decretata dal papa con la bolla Vox in Excelso il 22 marzo 1312 durante un concilio a Vienne. Due anni dopo, il 18 marzo del 1314, Jacques de Molay, Gran Maestro dell’Ordine, insieme a un altro templare, Geoffrey de Charnay, morì sul rogo a Parigi, su un’isoletta della Senna nota come isola dei Giudei. Era stato riconosciuto reo di eresia dal Consiglio Reale di Francia dopo un estenuante processo – promosso per volere dello stesso Filippo IV – che si conclude con la condanna dell’intero Ordine e l’espropriazione di tutti i suoi beni. Così si mise fine all’organizzazione religiosa e militare che, per due secoli, aveva rappresentato il potere e la volontà belligerante della cristianità durante le Crociate. Perché ci fu questo finale fulmineo? Quali, tra i loro antichi promotori e difensori, avevano ora timore dei Templari? …
(Lasciamo i lettori interessati alla scoperta dell’interessante periodico).

tratto da “I Templari – I monaci guerrieri di Cristo
del Periodico Trimestrale 2013 N° 11 “Storica National Geographic”

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