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Termine Definizione
Aaronne

Fratello maggiore di Mosè, il primo Gran Sacerdote, creatore del Vitello d’Oro.

Alias: Aronne e Aharon
Abhakta

contrario di Bhakta. Chiunque rifiuti o ignori i principi del servizio di devozione.

Abhaya

colui che è esente da paura, un dono spirituale diverso dal semplice coraggio; l’essere spirituale intrepido.

Abhaya Mudra

Mudra con il palmo della mano aperto come invito ad accostarsi con fiducia. Lo si riscontra nelle più ricorrenti immagini del Buddha. È il Mudra del non avere timore, ovvero “il gesto che dissipa la paura”.

Alias: Abhaya Hasta
Abhicara Prayoga

“l’uso della magia nera”.

Abhimana

è la convinzione individuale, l’assunzione erronea, presunzione.

Abhinivesa

è uno dei cinque klesa (afflizioni). Timore della morte, attaccamento alla vita ma anche sete di esistenza e di esperienza. Disturba la libertà spirituale e per questo deve essere eliminato.

Abhiseka

iniziazione, consacrazione, abluzione, aspersione.

Abodha

ignorante, ottuso.

Abuddha

colui che non è risvegliato spiritualmente nella coscienza e non è in grado di percepire la realtà.

Abuddhi

colui che è privo di intelletto, di comprensione; toccato dall’ignoranza dovuta all’insufficiente intelligenza. Chi è mancante di intelligenza spirituale.

Acacia

pianta divenuta un simbolo di iniziazione nei Misteri dell’antichità. Viene utilizzata anche in Massoneria. Egizi e Arabi antichi la consideravano una pianta sacra, un emblema solare. La parola antica dell’aculeo vegetale è akantha che identifica l’intera pianta con le spine: quindi l’acanto, l’acacia.

Acarya

Maestro spirituale autenticamente qualificato. Colui che insegna con l’esempio le acara (condotta, regola).

Adam Kadmon

creazione spirituale-fisica sui mondi planetari durante i cicli di creazione divina. Adamo nel mondo fisico.

Adarsana

“non-visione”. Si contrappone a darsana (“visione”): la capacità dell’anima di conoscere la natura (prakrti) e di riconoscersi diversa da essa come “pura coscienza”. Adarsana è, quindi, “ignoranza metafisica” che quando viene meno si ha la liberazione (moksa).

Adhara Mudra

Mudra perineale, Mudra del sostegno (questi Mudra includono le tecniche per l’utilizzo dell’energia sessuale).Il prana viene convogliato dai centri inferiori del corpo al cervello.

Adharma

mancanza di rettitudine; comportarsi secondo ingiustizia, disonestà, iniquità, assenza di Dharma.

Adhikarin

il discepolo qualificato a ricevere l’istruzione (upadesa) e l’iniziazione (diksa).

Adi Sesa

il Serpente primordiale a mille teste che sostiene sul proprio capo, il mondo intero. È il giaciglio di Visnu.

Adiparasakti

la Madre Divina, Parvati; l’Energia primordiale, la Suprema Energia alla base dell’origine della Manifestazione universale nel suo stato di esistenza primordiale.

Aditya

figlio di Aditi da cui le sette principali Divinità vediche: Varuna, Mitra, Aryaman, Bhaga, Daksa, Amsa, Surya.

Adonai

qualsiasi manifestazione di un Signore (nella forma fisica-dio) che rappresenti una Luce Superiore.

Adonai-Tsedeq

il “Signore della Giustizia”; corrispondente al Brahatma indù.

Advaita

non duale. Si fa riferimento alla filosofia che afferma l’unicità del Creatore e della Creazione.

Advaitabhavanam

stato della piena esperienza dell’Advaita o non dualità che è al di là dello stato di Conoscitore, Conosciuto e Conoscenza. È il secondo tipo di Nirvakalpa e in esso si è consapevoli solamente dell’Intelligenza Cosmica o Brahman.

Agama

i testi sacri Sakta Agama che interessano agli Sakta (i devoti della Sakti).

Agaminkarman

è il karma ancora non effettuato o che si potrà accumulare ma è possibile neutralizzare.

Agarttha

la residenza del “Re del Mondo”, conservatore della Tradizione Primordiale.

Agaton

dal greco letteralmente “il Bene” ma non quello del contesto morale ma quello metafisico (la ricerca della causa prima da cui ogni cosa dipende). L’Anima del Mondo o anche l’Alaya dei Teosofi.

Aghori

classe di asceti conosciuti come aghorapanthin. Aghora significa “non-terrifico” ed è un epiteto di Siva.

Agni

“Fuoco”. Nel Tantra indica uno dei cinque mahabhuta o elementi grossolani. Anche divinità del fuoco.

Agni Sikha

il cakra tra il muladhara e l’organo genitale.

Aham

io (pronome personale). Si tratta di un mantra che simboleggia l’Io universale.

Aham Brahmasmi

Io sono Dio

Ahamkara

“ciò che fa l’io”, il senso dell’io o principio di individuazione. L’ego; egoismo; egotismo; presunzione; orgoglio. È lo stadio in cui si trova la materia (prakrti) e la coscienza oscurata ha la possibilità di sperimentare l’impulso evolutivo (per il “risveglio” spirituale). L’Ahamkara a seconda di quale guna (qualità della prakrti) prevale può trasformarsi qualitativamente. Con sattva (il guna della luminosità) compaiono i cinque sensi conoscitivi e il senso interno di collegamento dell’attività percettiva con l’attività motoria. Con rajas (il guna della mobilità) si manifestano i cinque organi d’azione. Con tamas (il guna dell’inerzia, dell’oscurità) appaiono i cinque tanmatra (“qualità sostanziale”) del mondo fisico grossolano.

Ahimsa

non violenza (pratica comune, di non aggressione e rispetto per ogni forma di vita, per l’induismo, il buddhismo e jainismo).

Ahl-i Haqq

i “Fedeli di Verità” sono membri di una comunità kurda localizzata in gran parte nell’Iran occidentale (Kirmanshah, Luristan) con una cosmogonia dove la relatà fenomenica è vista composta da due livelli di esistenza: uno invisibile (seminale) e l’altro manifesto (visibile, materiale).

Aikya

unità, unicità, identità.

Ain Sof Aur

Termine qabbalistico per la “Luce Infinita” o “Illimitata”. L’Uno che non ha fine né limiti. “Senza Limite” che riguarda tutte le energie creative dietro la creazione e oltre la creazione. Viene anche usato, in altri ambienti, per indicare la Luce Infinita di Dio – termine equiparato a “Ineffabile”.

Alias: En Soph
Aja

il “non nato”; “senza nascita”. Così venivano, e vengono ancora denominati i Rsi (Saggi) che vedono-odono la sruti, la “Conoscenza rivelata di origine non umana”.

Ajapa japa

pratica di ripetizione di un mantra coordinato con l’inspirazione e l’espirazione.

Ajna

comando, ordine. È il cakra tra le sopracciglia, dove si risvegliano le facoltà della buddhi. È dove muore l’ignoranza (l’ego) e nasce l’illuminato-realizzato.

Ajnana

l’ignoranza.

Ajnanadrsti

è la visione della realtà data dall’ignoranza metafisica.

Akarma

Azione non soggetta alla legge del karma (quella dei Maestri e degli Iniziati).

Akasa

lo spazio della manifestazione cosmica; l’etere universale che pervade l’intero universo; il più sottile dei 5 elementi.

Alias: Akasha
Aksara

questa parola designa la sillaba sacra OM. Anche indissolubile, indistruttibile, imperituro.

Akula

nel tantra la coscienza di Siva.

Al-insan al-kamil

l’”uomo universale”.

Albedo

è la seconda fase di Trasmutazione dell’Alchimia, l’Opera al Bianco: Sublimazione, Coagulazione. Si tratta di un sentiero operativo-realizzativo che porta all’iniziazione mediante una disciplina esoterica e simbolica.

Alborj

è la montagna polare del soggiorno primordiale nella tradizione dei Persiani.

Alchimia

termine derivante dall’arabo “Ul-chemi” quale variazione di una antica parola greca significante: “succo estratto da una pianta”. L’Alchimia propriamente detta penetra in Europa solo nell’VIII secolo d.C. ma si tratta di una “conoscenza” antichissima conosciuta già in Cina e in Egitto. Si basa sulla conoscenza delle “forze sottili” della Natura. Lungo la storia sono diventate indecifrabili le linee di confine tra veri e falsi alchimisti. L’Alchimia è un sentiero operativo-realizzativo che una volta intrapreso va percorso fino in fondo. Tra i più importanti strumenti operativi dell’Alchimia abbiamo l’uso del “simbolo”, utilissimo per aprire “porte” sia nel grossolano sia nel sottile. Le tre fasi che ne distinguono il sentiero sono: la Nigredo, l’Opera al Nero (il Corvo); l’Albedo, l’Opera al Bianco (la Colomba); la Rubedo, l’Opera al Rosso (l’Araba Fenice). I metalli vili da trasmutare sono quelli che risiedono nel cuore dell’ente planetario.

Alokakari

termine sanscrito per “Portatore di Luce” nel mondo materiale.

Amanasa

senza mente (manas = mente). È la condizione di alcuni esseri dell’antichità presenti anche oggi. Stato diverso da quello menzionato con Amanitva.

Amanitva

stato di coscienza privo del condizionamento della mente.

Amanobhava

è l’esperienza consapevole dell’assenza della mente che si ottiene con la pratica della discriminazione (viveka) e del non-attaccamento (vairagya).

Amara-kosa

Dizionario sanscrito vedico.

Amen

“Così sia”, “Ciò è vero”. A livello vibrazionale richiama l’AUM (OM).

Amigdala

area di materia grigia che fa parte del sistema limbico.

Amnaya

è la “tradizione”, la linea di trasmissione della Dottrina (la Sruti). Sono i Veda presi nel loro insieme.

Amrita

il nettare divino che dona l’immortalità.

Amrita-Svarupa

l’Incarnazione dell’Immortalità.

Amsu

raggio di luce; piccola particella; particella minima.

Anahamkara

assenza di egoismo.

Anahata

cakra del cuore. È situato dietro lo sterno, all’altezza del cuore ed è il centro dell’amore incondizionato quando pienamente risvegliato. In esso si manifesta il suono non generato da percussione.

Anahatadhvani

il suono primordiale identificato nella sacra sillaba OM

Ananda

Beatitudine

Ananda Kanda

è il cakra chiamato anche Hrdayacakra dagli 8 petali rosso-blu brillanti.

Ananda-Svarupa

Personificazione della Beatitudine.

Anandamayakosha

uno dei cinque kosa, l’involucro della Beatitudine, il più interno e soggettivo “rivestimento” dove giace la coscienza nello stato di unità indistinta.

Anandatman

l’Anima nello stato di Susupti, ovvero lo stato di sonno senza sogni.

Ananta

il “senza fine”, esprime la natura del Brahman-Atman. Nel rituale a Siva: “Om namo anantaya kalantakaya” (Onore all’Interminabile Distruttore del Tempo).

Anatman

il “Non Sé”, ciò che non è “Atman”.

Andros

“uomo” in greco.

Anima

(Atma, Jivatma, anu-atma, o vijnanam brahman) Infinitesimale particella d’energia, parte integrante di Dio, l’anima costituisce l’essere in sé. È ciò che manifesta Coscienza. Come l’Essere Supremo ha individualità propria e una forma eterna, piena di conoscenza e felicità. Esso tuttavia non eguaglia mai Dio.

Anima condizionata

È l’anima incarnata che, identificandosi col corpo, cade sotto il giogo delle leggi della natura.

Annamayakosha

uno dei cinque kosa, l’involucro fisico-grossolano; la dimensione grossolana della materia (cibo, corpo fisico).

Anrta

l’errore, il falso, la non-verità.

Antahcatustaya

il gruppo delle quattro facoltà della mente nella sua estensione: buddhi; ahamkara; citta; manas.

Antahkarana

l’organo interno; costituzione interna mente-ego-intelletto. Consapevolezza interiore. È la mente nella totale estensione delle diverse modificazioni (vrtti): buddhi (intelletto, discernimento immediato), ahamkara (senso dell’io), citta (deposito delle tendenze subconscie) e manas (mente empirica selettiva). È un costituente del Lingasarira (Corpo Sottile) che accompagna l’Anima nel processo di trasmigrazione e persiste per tutto il Samsara (fino alla soluzione dell’individualità).

Antahkaranasuddhi

purificazione dell’Antahkarana.

Antar-Yajna

il sacrificio (Yajna) interiore. Prima del sacrificio rituale occorre il sacrificio interiore dell’ente planetario, cioè lo sforzo che deve compiere per realizzare la Divinità interiore. L’atto di offrire (il sacrificio) dovrebbe contenere tutte le cattive qualità.

Antaratma

il vero Sé interiore.

Anthropos

la forza dietro il “modello del corpo” nel cosmo preesistente che forma l’immagine archetipica dell’Uomo attraverso radiazioni di luce superluminale divina.

Antico dei Giorni

Colui che stabilisce i protocolli per tutti i Maestri Ascesi e i propri Figli con autorità spirituale.

Anticristo

Significa letteralmente “Contro-Cristo”. Essere diabolico che, secondo l’Apocalisse, alla fine dei secoli si leverà contro Cristo e la sua Chiesa (compirà l’opera di Satana sulla Terra). Si riferisce anche a quanti, come emissari di Satana, attuano la persecuzione nei confronti della Chiesa, e seducono i credenti con la tentazione dell’eresia e dell’apostasia. Vedi nel Nuovo Testamento: l’Apocalisse; la seconda lettera ai Tessalonicesi; le lettere di San Giovanni; il discorso di Gesù riguardante la fine (eschaton) sia nei sinottici sia in Luca (Gesù si riferisce sia alla distruzione del Tempio di Gerusalemme sia alla fine del mondo, con i segni che la precederanno). Rappresenta il regno della Contro-tradizione. È quella potenza oscura che tenta di far “girare la ruota” in senso inverso rispetto al normale movimento ciclico, la potenza che invece di cancellare l’ego lo esalta di fronte al Sé scatenando la confusione nel Caos.

Antroposofia

si tratta di un termine utilizzato da Eugenius Philalethes (Thomas Vaughan) nella sua opera “Antroposofia Magica” del 1650 e poi ripresa da Rudolf Steiner per la sua organizzazione.

Anugraha

“Grazia Divina”. Il favore degli Dei.

Anuloma pranayama

tecnica in cui l’inalazione avviene attraverso le due narici e l’esalazione in modo alterno, con l’una e l’altra narice.

Apana

energia vitale nella parte inferiore del corpo.

Apara Vidya

è la “conoscenza non suprema”; la conoscenza del mondo; la conoscenza di tipo inferiore. Si tratta di quella conoscenza chiamata i “Piccoli Misteri” che conducono alla realizzione dello stato umano perfetto, all’Uno principiale, cioè il Brahmansaguna.

Aprameya

insondabile, al di là di ogni possibilità di essere descritto, oltre ogni limite e prova.

Aradhana

termine sanscrito dal quale deriva “Arati”. Significa conclusione, chiusura.

Arati

è la chiusura rituale fatta con una fiamma davanti all’immagine (murti) adorata della Divinità o del Maestro in fase di “chiusura” di una catena di Mantra, Bhajan o rito.

Alias: Aarti
Arconti

Dominatori. Forze dominatrici di intelligenza non-fisica che cercano di controllare gli esperimenti di vita nei tredici eoni e nel Caos.

Ardarel

“Angelo del Fuoco”.

Ardha-matsyendrasana

posizione delle semitorsione spinale (ardha = mezza; Matsyendra = il Maestro inventore dell’asana).

Arhat

coloro che hanno raggiunto il pieno risveglio spirituale. colui che ha percorso lo stesso cammino del Buddha, però non autonomamente, ma seguendo l’insegnamento di un Buddha (vivente o passato).

Arimane

secondo Zoroastro è uno dei Signori “caduti” che ispira le intelligenze militari e quelle del mondo sotterraneo del pianeta Terra, in contrapposizione a Ormazd.

Arjuna

il discepolo del Signore Krishna della Bhagavad-Gita (figlio del re Pandu e di Kunti).

Aroha

ascesa, elevazione.

Arsa

sono i testi sacri dovuti ai Rsi, cioè i Veda.

Arunachala

montagna sacra a Siva dell’India meridionale.

Asabdaumkara

è l’Om silenzioso, la “Om senza suono” che il risvegliato percepisce quando la coscienza del Jiva si risolve nell’Atman.

Asamsakta

colui che è indifferente (asakta) alla lode o all’insulto (sams).

Asamyatatman

colui che non ha il controllo di sé.

Asana

postura, posizione del corpo; controllo della postura (postura – mudra – per il circuito pranico).

Asarira

“il senza corpo”; Brahman, il Divino che riempie l’intero universo.

Asat

“ciò che non ha esistenza”; il contrario di Sat (“ciò che è”, Esistenza, l’Essere).

Ashanti

mancanza di pace.

Asmita

il senso spontaneo dell’”io sono” (asmi), astratto, dall’identificazione corporea e mentale. Egoismo.

Asparsa

senza contatto, senza relazione, senza sostegno.

Asparsavada

la dottrina del senza contatto esposta da Gaudapada nella sua Mandukyakarika.

Asparsayoga

lo Yoga del senza contatto, del senza sostegno. Lo Yoga coscienziale quale diretta presa di coscienza del Sé. L’Asparsayoga dirige la sua sadhana in modo diretto sull’Assoluto, sull’Incondizionato.

Asparsin

Colui che ha realizzato l’Asparsayoga o segue tale Sentiero.

Asram

luogo di ritiro e di meditazione sotto la direzione di un Istruttore o di un Guru (Maestro). In un asram si riuniscono i discepoli per vivere una disciplina spirituale. L’asram è anche l’Aura di un Maestro alla quale sono connessi i discepoli di vari livelli e gradi di risveglio (molti vi sono connessi ma non ne sono consci).

Asrama

eremo (monastero) o stadio di vita.

Astanga Yoga

le otto discipline spirituali dello Yoga: Yama (buona condotta; proibizioni); Niyama (obblighi); Asana (posture); Pranayama (controllo del respiro); Pratyhara (controllo dei sensi); Dharana (concentrazione); Dhyana (contemplazione, meditazione); Samadhi (contemplazione trascendentale, “divino assorbimento”).

Asu

forza vitale.

Asura

divinità, demoni. Nell’uso corrente il termine assume il significato di spirito incorporeo, di spirito cattivo, di demome, di spirito delle tenebre ostile a Dio. Ma esiste una verità più completa, quella degli Asuranam, cioè “degli asura”, consistente nell’esistenza di due classi di esseri, quella degli esseri celesti e quella dei demoni. Vedi Bhagavad-gita Cap. XVI.

Asurisampat

sono le tendenze, di ordine inferiore, a cui sono soggetti gli esseri umani ordinari, cioè non risvegliati spiritualmente. Le cattive tendenze principali sono: orgoglio, vanità, ostentazione, ira, durezza, mancanza di discriminazione.

Asvattha

l’Albero universale, simbolo del divenire senza inizio e senza fine emergente dall’Essere universale. È un potente simbolo della vita che promana dall’Alto. Tutti i rami della Tradizione, sia d’oriente sia d’occidente, prendono in considerazione il concetto dell’Albero universale.

Atharva Veda

“Il Veda di Atharvan”, uno dei quattro Veda. Comprende: il Gopatha Brahmana, la Mundaka Upanisad, la Prasna Upanisad e la Mandukya Upanisad.

Atharvasira Upanisad

è l’Upanisad apice dell’Atharva Veda in cui Siva viene presentato nel suo aspetto “fiammeggiante” (Rudra) quale Principio assoluto.

Atita

Trascendente. Termine per il “Quarto stato” (Turiyatita) che trascende gli altri stati.

Ativarnasramin

è colui che ha raggiunto un certo grado di realizzazione, al di là delle caste (varna) e dagli stadi dell’esistenza terrena, gli stadi di vita; colui che ha superato i limiti dell’individualità anche se non è ancora pervenuto allla fine del processo.

Atma Sakti

Forza Spirituale (in Susumna Nadi).

Atma-Svarupa

Incarnazione della Natura dello Spirito.

Atmacaitanyapravaha

la costante coscienza di sé dell’essere spirituale (dell’Atman).

Atmajyotis

la luce dell’Atman, la luce che funge da Corpo di Luce dell’Atman.

Atmakara

la natura dell’Atman; la “forma propria” dell’Atman.

Atmalingam

Essenza del Lingam.

Atman

il Sé, lo Spirito.

Atmananda

la Gioia dello Spirito.

AUM

il suono primordiale identificato nella sacra sillaba OM.

Avarana sakti

è il potere velante.

Avatara

“il Disceso”; Incarnazione di Dio in una forma prescelta.

Avidvan

è il “non-conoscitore”, l’ignorante in senso filosofico.

Avidya

è l’ignoranza metafisica, la “non-conoscenza”.

Avila

è il paese di Avila menzionato nell’Antico Testamento: “(…) Il primo fiume si chiama Pison: esso scorre intorno a tutto il paese di Avila, dove c’è l’oro e l’oro di quella terra è fine; (…)”. Sembrerebbe che per un gioco di radici, sostantivi e suffissi si giunga al fatto che Avil significhi “Male”, ovvero “terra del Male” o “paese che appartiene al Male”.

Avyakrta

“indiviso”; non differenziato nella Manifestazione; intero; seme.

Axis mundi

l’”asse del mondo”, l’”Albero cosmico”, l’asse della Tradizione Primordiale.

Ayn

significa “occhio” in fenicio, in ebraico in geroglifico. In lingua araba ‘ain significa “occhio”.

Ayoga

Assenza di Unità (opposto di Yoga).

Ayur

“Vita”.

Ayurveda

Scienza della vita. È il secondo dei 4 Veda che riguarda la “Scienza della Salute”. È un sistema tradizionale, basato sulla natura (impiego di acque, erbe, minerali, ecc.), per curare le malattie o per mantenere il benessere totale dell’ente planetario.

Azazel

è un Angelo dell’Ordine dei Cherubini che fa parte di quei duecento traditori celesti che violarono le belle figlie degli uomini. Con la loro ingerenza nelle vicende terrestri questi Angeli spinsero al decadimento morale l’Umanità. È Azazel ad aver insegnato alle figlie degli uomini ad abbellirsi con tinture ed ornamenti per sedurre gli uomini. Azazel ricevette, dopo la punizione da Dio, le chiavi degli Inferi, divenendone il sovrano.

Baal

un dio di origine sumera con caratteristiche comuni al dio Seth venerato nell’Alto Egitto: entrambi incarnavano il Lato Oscuro. Baal era noto anche a Cartagine con il nome di Ba’al Ammon e in Palestina come Baal Hazor. Baal in lingua fenicia è Moloch ed è uno dei 200 Angeli (disubbidienti e traditori celesti) comandati dal Serafino Semeyaza e dal Cherubino Azazel, che violarono le belle figlie degli uomini.

Bab-Ilu

(Babilonia) significa “porta del Cielo”.

Baba

significa “Padre” quando è rivolto a Maestri Spirituali.

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