“Lungo i luminosi e sonori corridoi che per miliardi di chilometri si addentrano nel nostro essere, da molto tempo si sente il grido: ‘Attenti ai sogni, attenti ai sogni!’. Ma coloro che ignorano gli spazi interni, coloro che non hanno mai provato un’estasi, coloro che non si sono liberati dalle limitazioni illusorie della mente, come possono ricordare i sogni?
Questi persistono un attimo, rivestiti di simboli, sulla soglia del reale-irreale, ma se si cerca di usare la mente, questa velocemente li cancella come quando si sbaglia nell’usare un registratore.
Per ricordare i sogni è necessario fare uno sforzo cosciente per andare oltre la soglia del nostro io-mentale illusorio, e inoltrarsi nel nostro spazio interiore, che sfugge alle leggi dello spazio e del tempo”.
Bernardino del Boca
tratto dalla Rivista “L’Età dell’Acquario”,
n° 131 gennaio-febbraio 2002