“Voi tutti siete pellegrini in viaggio verso la città della liberazione. Ogni vita non è che una fase del viaggio, il corpo è l’ostello per una permanenza breve durante il pellegrinaggio, la mente è il custode del luogo della vostra sosta. Non considerate la mente come il padrone o l’autorità ma tenetela da conto in modo che la casa, che abbiamo il privilegio di occupare, non sia danneggiata o sporcata. Noi dobbiamo trattare il custode con gentilezza e non distruggerne la struttura; una mente irrequieta è una sorgente notevole di cattiva salute. Molti sono afflitti continuamente da qualche preoccupazione o altro, non sono mai liberi dall’ansia; perché? Perché si identificano col corpo! Il corpo si acquisisce tramite le attività e le azioni passate causate dalle sollecitazioni gemelle dell’amore e dell’odio; voi potete sfuggire a questo ciclo se raggiungete la consapevolezza dell’Unicità del Divino presente in voi e in tutti. Voi siete scintille del Divino e dovete manifestare la Divinità in ogni attività”.