“La ‘caduta’, sotto un aspetto filosofico più che mistico, può considerarsi la ‘scissura’ di un qualcosa che prima era unito e integrale. La scissura può operare l’oblio della originaria unità, per cui essa determina dualità; l’unità si scompone e l’essere, che non è più sintesi, è costretto a peregrinare (movimento) fino a quando non si ‘ritrova’ unità. L’uno è caduto nel due, quindi nel molteplice, e nella molteplicità non può esservi sintesi e omogeneità, vale a dire compiutezza. La ‘scissura’ è un atto di alienazione”.