Cosa sta accadendo in questo marzo del 2011? Qualcosa di incomprensibile e non prevedibile o tutt’altro? Non sta accadendo forse la logica conseguenza di errori umani perpetuati con ottusità? Non occorre essere veggenti o superintelligenti per rendersi conto dove gli atti umani irresponsabili stanno conducendo il mondo. Abbiamo l’uscita di scena del dittatore Hosni Mubarak in Egitto e la recita di lavori in corso per la democrazia; in Libia l’apparente pazzia del colonnello Muammar Gheddafi con il costo di più di diecimila morti e l’occasione per certe “forze” di ricreare nuovi equilibri dove gli interessi che se ne ricaveranno andranno in una certa direzione; nello Yemen la destituzione, da parte del presidente Ali Abdullah Saleh, dell'intero esecutivo nazionale, sulla spinta delle pressioni popolari per le violenze che hanno provocato la morte di almeno 52 manifestanti; in Siria (a Daraa) l’esplosione di una forte protesta dove gli agenti hanno aperto il fuoco e sparato lacrimogeni contro la folla, che per il terzo giorno consecutivo si era radunata nella città, dove erano stati uccisi quattro manifestanti (incendiato il palazzo di Giustizia, la sede del partito Baath e altri edifici della cittadina). L’elite ha tentacoli per ogni stato-condizione del mondo.