Viviamo tempi in cui governati e governanti non osservano più i valori etici di rispetto alla vita. Tutti coloro che hanno delle responsabilità in un Paese (politici, uomini di governo e delle Istituzioni, economisti, finanzieri, banchieri, imprenditori, manager, faccendieri, ecc.) se fossero veramente presenti a sé stessi, consapevoli del substrato etico, che implica l’appartenere ad una classe dirigente (che farebbe la differenza), il loro agire sarebbe basato sull’altruismo e sulla trasparenza, caratteristiche che dovrebbero far parte del comportamento di ciascun membro responsabile di una società umana civile. Stiamo vivendo i tempi difficili di una grande crisi esistenziale, una crisi economico-esistenziale aggravata dallo schiacciante peso del terrorismo costruito dagli Illuminati. Dalla semplice preoccupazione quotidiana del portafoglio familiare alla paura di un eventuale imprevisto terroristico che sfocia, in alcuni casi, in terrore preoccupante. Abbiamo una vasta area di popolazione mondiale spaventata. Il disagio economico concreto e la “paura della paura” avanzano e chi dovrebbe “fare” per risolvere offre solo annunci spot di realtà inesistenti che deprimono i giovani e i vecchi: le famiglie sono in crisi. La sola cosa da fare è auspicare che si torni a fare un uso attivo dell’intelligenza che, nell’attuale politica di governo, è assente: abbiamo politici non intelligenti, ma asserviti (politici mediocri, insufficienti, incapaci, egocentrici, in cattiva fede, saprofiti dal pensiero automatico e meccanico). Il cittadino-contribuente ricerchi la causa dei problemi che affliggono il Paese là dove le cause si nascondono: dietro la maschera di chi ufficialmente detiene il potere. Il cittadino-contribuente si ponga le domande fondamentali: Chi? Perché? Cosa? Quando? Dove? Come? È tempo di fare luce sulla verità dei fatti subiti: i diritti e le libertà sottratti. Che Luce sia!
