“Gli interessi dell’imprenditore e dei lavoratori, del datore di lavoro e degli impiegati sono interdipendenti, l’uno non può prosperare senza l’altro, essi devono essere l’uno per l’altro. Problemi e complicazioni sono destinati a sorgere, ma le due parti hanno il diritto e il dovere di risolverli consultandosi reciprocamente, facendo gli adeguamenti necessari.
Il titolare è il cuore dell’azienda e coloro che lavorano nei vari settori di attività necessari a raggiungere gli obiettivi aziendali, sono gli arti. Il cuore deve mantenere gli arti attivi e questi ultimi, a loro volta, devono sostenere il cuore. Solo questi due sono imparentati e coinvolti nello sforzo, perciò la coordinazione è solo fra loro, una terza parte non potrebbe risolvere i problemi. È meglio sistemare le difficoltà vicendevolmente, con amore e comprensione; il benessere di entrambi non deve essere ostacolato dall’ignoranza e dall’emotività”.