La Bhagavad-Gita, le Upanisad classiche e il Brahmasutra, costituiscono la Prasthanatraya (la triplice Scienza del Vedanta antico).
La “Veduta” sulla Bhagavad-Gita deve essere quella dell’Insegnamento Tradizionale. Non può essere altrimenti. Altrimenti verrebbe colto un senso privo della Sua ragion d’Essere. La Luce della visione Tradizionale fa scomparire qualunque elemento di contraddizione possa incontrarsi lungo la lettura.
La Bhagavad-Gita si trova nel sesto libro del Mahabharata, la grande epopea indiana attribuita a Vyasa. Il suo contenuto è un percorso realizzativo e iniziatico basato sull’insegnamento dei Veda.
Cos’è la Bhagavad-Gita?
È Metafisica ed Etica; è Scienza del Reale (Brahmavidya) e pratica Yoga (Yogasastra); è unità di Conoscenza (Jnana) e Azione (Karma); è insegnamento del trascendente; è devozione ardente, amore per il Divino (Bhakti); è concentrazione yogica (Dharana).
La Bhagavad-Gita rivela il segreto dell’agire senza agire nel mondo tridimensionale compenetrato di movimento e di conflitti. È una via di azione iniziatica.