Può chiamarsi civile un Paese dove il popolo sovrano è stato frammentato, dai suoi governanti, in roccaforti (del privilegio), in ghetti (della disuguaglianza), in deserti (dei senza voce), in cibo per i saprofiti del Potere?
Questo, è ora, il glorioso “Paese Italia”: uno Stivale di abusi, di violazioni, di incuria, di mafie, di collusi, di ingannatori, di poteri oscuri. In questo generale dissesto una casta gode di “privilegi” e di “potere”.
L’Italia sana, invece, legge ancora Pirandello: “Il Piacere dell’Onestà”.