“Il sufi perfetto è conscio di essere, come gli altri uomini, prigioniero del mondo delle forme, ma diversamente da loro, è anche conscio di essere libero, di una libertà che supera incomparabilmente la sua prigionia. Si può quindi affermar che egli ha due centri di coscienza, uno umano ed uno divino, e può esprimersi in funzione dell’uno o dell’altro, il che spiega certe contraddizioni apparenti”.
da “Sufismo” di Martin Lings (1909-2005)