La Voce del Karma del pianeta Terra, mediante il linguaggio dei 48 Cakra, con le parole-fenomeni quali terremoto, tsunami, tornado, uragani, siccità, alluvioni, eccetera, eccetera, è tornata a parlare agli uomini che non ascoltano ancora. Questo linguaggio dei Cakra può essere compreso anche dall’uomo mediocre, grossolano ed egoista-materialista. I Cakra parlano anche ai responsabili della Terra, troppo narcisisti però per comprendere parole come “passaggio di era”, trasmutazione”, “svelamento”: queste sembrano parole udite da folli o da ubriachi (di materialismo e di irresponsabilità). Profondi cambiamenti sono in atto: pochi ne sono consapevoli. La Scienza Ufficiale sottovaluta per ignoranza e per politica.
Il 31 agosto 2012, alle 14,47 italiane (20,47 località Sulangan), un sisma di magnitudo 7,9 al largo delle Filippine ha fatto scoppiare un allarme tsunami (fortunatamente rientrato) per Indonesia, Taiwan e Giappone.
Le forze della Natura sono gli strumenti della giustizia cosmica. Le azioni insensate degli uomini, obliati ed oscurati, dimostrano il disprezzo per l’unità della vita, violandola nella sua legge naturale. I problemi che l’uomo ha con il pianeta sono problemi karmici di tutte le nazioni. L’ecologia promossa dai potenti della Terra è fondata su presupposti sbagliati, motivati dai sentimenti del profitto massimo ad ogni costo.
I Cakra vogliono ricordare che esiste un rapporto di causa-effetto tra l’Anima e l’ambiente.
La situazione mondiale attuale del pianeta ricorda, anche se in misura minore, quella vissuta dalla Lemuria e da Atlantide. Una grande minaccia sorvola sulle teste degli uomini ma non è detto che ciò debba accadere per forza. I Cakra cercano di insegnare all’umanità che è possibile modificare il Karma alla base della catastrofe, proprio sotto la superficie della vita di tutti i giorni. La voce del Karma sollecita una scelta consapevole: quella della “Luce”.