“Dato che la dipartita dal corpo fisico non è altro che un trasferire la propria coscienza a un altro livello esistenziale, è naturale che la pratica della meditazione deve continuare anche dopo il dissolversi del corpo; ciò implica che il processo realizzativo continua anche nei piani del sottile, a meno che in vita non sia realizzata l’identità con Quello (Turya)”.
Raphael
(dai commenti al Brahmasutra di Badarayana, pag. 396 – Asram Vidya)