La divulgazione, anziché la “trasmissione” (“tradere” tradizionale), della Conoscenza senza tempo (vidya), è deleteria perché viene fatta sempre con la volgarizzazione dei contenuti. La divulgazione, senza risveglio e competenza, tende a relativizzare ogni “informazione”, spesso lasciando intendere, con fare erudito, che potrebbero trattarsi anche di interessanti voli dell’immaginazione degli antichi.
La divulgazione viene diretta all’uomo-massa che usa il proprio cervello senza cuore intelligente, in modo automatico e meccanico. L’uomo ordinario cerca la propria egoistica utilità per i bisogni del basso non le ali per l’Alto.
La maggior parte dei divulgatori, che si spacciano per iniziati, sollecitano la stupidità e l’ignoranza perché essi stessi “ignoranti”, nel senso che “ignorano di ignorare”.