“ … Secondo la teoria antropo-poietica, l’uomo risponde alla sua incompletezza originaria, biologica, con un tentativo di completamento culturale che però si realizza attraverso il fare un’umanità particolare e quindi con la rinuncia o la soppressione delle altre possibilità. Occorre allora riconoscere che ciò che si ‘fa’ o si costruisce non è la completezza umana, bensì l’incompletezza radicale di forme determinate di umanità”.
Francesco Remotti (antropologo)
da Prima lezione di antropologia, Edizioni Laterza