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Notiziario

Curare le funzioni della mente

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La mente, l’intelletto, la memoria e l’ego che insieme costituiscono l’”organo interno” o antahkarana, sono senza forma, ma gli organi esterni, ossia i sensi, che sono gli strumenti per mezzo dei quali l’organo interno percepisce il mondo fenomenico, hanno forma. L’organo interno va soggetto a quattro tipi di menomazioni e, precisamente, l’errata sovrapposizione d’immagini (bhrânti), la temerarietà o il pericolo (pramâda), la fragilità degli strumenti (karanapatava) e la gelosia (vipralipsa).
Queste quattro limitazioni fanno funzionare male l’organo interno.

Sri Sathya Sai Baba (1926-2011)

 

Le funzioni fondamentali della mente

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La parola antahkarana (strumento interiore) viene utilizzata sia in campo profano che spirituale. Qual è la sua forma, la sua natura, il suo ruolo, la sua importanza e la sua destinazione? Quando svolgiamo una ricerca in questo senso, ci accorgiamo che la mente stessa assume la sottile forma dell’antahkarana, il quale consiste di quattro aspetti: la mente (manas), l’intelletto (buddhi), la memoria (citta) e l’ego (ahamkâra). Questi ultimi tre elementi sono parti sottili della mente. I loro nomi dipendono dalle funzioni espletate, proprio come un bramino è un sacerdote pujari  quando celebra i riti di culto nel tempio, è un cuoco quando cucina, un insegnante quando fa lezione ed è un pañchânga brâhmana quando interpreta l'almanacco.

Sri Sathya Sai Baba (1926-2011)

 

Cibo puro per purificare la mente

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“Le persone commettono, coscientemente o meno, molti oltraggi in questa vita e ne hanno commessi anche nelle precedenti; la traccia di queste azioni rimane nella memoria subconscia (Citta) per molte vite. Quando lo specchio della mente è sporcato da questi residui, la mente stessa non può percepire le cose nel loro stato effettivo per cui le persone sono incapaci di riconoscere la loro natura vera. Per questo, è necessario mondare lo specchio da queste impurità il che si fa regolando le abitudini alimentari e ricreative. Voi dovete assicurarvi che il cibo che mangiate sia stato ottenuto con mezzi onesti: oggi, molte sofferenze derivano soltanto dal fatto che la gente mangia cibo ottenuto disonestamente. Assicurare la purezza più elevata può non essere sempre possibile ma, per superare questa difficoltà, c’è un metodo semplice ed efficiente: prima di mangiare, offrite il cibo a Dio! Allora esso diventa un dono di Dio (prasadam) e tutte le impurità ne sono rimosse; questo aiuta a ripulire la mente. Continuate sempre questa pratica!”.

Sri Sathya Sai Baba (1926-2011)
dal Discorso del 25 Maggio 1990

 

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