“Siamo l’Eternità nascosta nel Divenire del Tempo”
le Upanisad
“Nel nostro mondo si è ormai consapevoli del pericolo dell’individualismo e della conseguente tentazione dell’indifferenza e della diffidenza. L’individualismo generalizzato è il sintomo dell’incapacità di lavorare per il bene comune e di condividere vita e benessere con gli altri. La corruzione diffusa e la separazione fra cittadino e Istituzioni sono, per questo, un chiaro indicatore della necessità di un’evoluzione etico-sociale.
Ci si deve chiedere come si possa superare l’individualismo e non cedere alla corruzione. Ciò è possibile se ci si abitua a condividere tante situazioni e a collaborare in vari diversi ambienti. È attraverso il giocare, lavorare e vivere ‘con’ gli altri e ‘per’ gli altri che si può superare l’individualismo, da intendersi come deleteria attenzione esclusiva per i propri interessi privati e tornaconti individuali”.
Gaetano Mollo
“Tra il sogno e lo stato di veglia non c’è relazione. Un individuo sogna che un amico lo molesta in molti modi; al mattino, va da lui e gli chiede perché lo abbia molestato, al che l’altro può rispondere: ‘O testa matta! Io non ti ho neppure visto!’ Questo significa che l’amico e i problemi che gli ha dato sono creati autonomamente da colui che ha sognato. Anche tutte le altre esperienze di sogno sono create dal soggetto che sogna; quindi sono confinate alla persona coinvolta e non hanno alcuna relazione con gli altri nel mondo reale. Le gioie e i dolori sperimentate nel sogno sono il materiale dello stato di sogno; è in questo stato che si sperimentano le conseguenze delle azioni buone e cattive delle vite precedenti.
Questo significa che le esperienze sono collegate al corpo sottile di cui la mente è il fattore più importante. Essa crea ogni cosa”.
Sri Sathya Sai Baba (1926-2011)
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