L’Iniziato resta tale, inalterato, immutabile, sia nell’ambito della famiglia di nascita, delle amicizie, delle conoscenze, degli affetti, delle più diverse relazioni umane sia in mezzo ad una moltitudine sconosciuta di profani, qualunque cosa possano pensare e dire di lui. Egli È, non può essere altrimenti, è un “Uomo-Reale” che non impone alcunché (filosofie, dottrine, pratiche) a nessuno, lascia libero il suo prossimo come fosse sé stesso. Egli non ha alcun bisogno di mostrarsi, di far sapere che c’è, di affermarsi, di imporsi inabissando gli altri o addirittura i suoi detrattori. Egli È mentre tutto intorno a lui è materialismo, egoismo, egocentrismo, narcisismo, utilitarismo, consumismo, solipsismo.
Per questo egli, per chi intuisce la sua realtà, può essere una fiaccola-guida nella oscura notte della coscienza dei singoli e del mondo. L’Iniziato, se si incarna senza la missione puntuale di seguire qualche individuo, un gruppo o manifestare una corrente di pensiero nel mondo, svolge compiti particolari di difficile comprensione per i più, anche per i ricercatori spirituali più informati.