“ A che servono torce, lumi o occhiali, quando non si vuole vedere “.
da Heinrich Khunrath, Amphitheatrum Sapientiae Aeternae, Hanoviae 1609
“ A che servono torce, lumi o occhiali, quando non si vuole vedere “.
da Heinrich Khunrath, Amphitheatrum Sapientiae Aeternae, Hanoviae 1609
“ Anche se abbiamo acquisito tutte le cognizioni, effimere e definitive, esoteriche ed essoteriche, se non ci distacchiamo dal nostro io, invano potremo contare i tesori acquistati: non varremo più di mezzo soldo “.
Diogene (412-323 a.C.)
“ Gli Yantra sono concepiti come grafici che stimolano la visualizzazione interiore e la meditazione. Ma gli Yantra sono soprattutto delle porte sui 3, 6, 9 piani eterici che legano ogni individuo alla realtà del Continuo Infinito Presente. Il termine Yantra deriva dalla radice yam, che significa ‘tenere a freno, mantenere o trattenere’, in unione col suffisso tra, che sta a indicare lo strumento effettivo di tale azione, e dunque, per estensione ‘catena, legame, fili’. I nove triangoli degli Yantra culminano in un punto centrale, il bindu, che è il principio eterno e indifferenziato, il brahman. Lo Yantra indica il sincronismo fra gli eventi del mondo illusorio e la invisibile realtà della Spiritualità. L’individuo che risveglia la sua anima può usare gli Yantra. Ogni Dio, ogni Deva ha un suo Yantra, come pure ogni essere umano “.
Bernardino del Boca
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