“Ogni giorno di più, mi convinco che lo sperpero della nostra esistenza risiede nell’amore che non abbiamo donato. L’amore che doniamo è la sola ricchezza che conserveremo per l’eternità”.
Gustavo Rol
“Ogni giorno di più, mi convinco che lo sperpero della nostra esistenza risiede nell’amore che non abbiamo donato. L’amore che doniamo è la sola ricchezza che conserveremo per l’eternità”.
Gustavo Rol
“Gli aspiranti spirituali devono comprendere correttamente la differenza tra la condotta di una persona comune e quella di un aspirante spirituale. La persona non impegnata in un percorso spirituale non ha forza d’animo, è orgogliosa e piena di desideri concernenti il mondo tramite i quali cerca di essere appagata; gli aspiranti, impegnati nella contemplazione del Signore incessantemente come le onde del mare, accumulano la ricchezza dell’uguaglianza e dell’amore uguale per tutti e sono appagati dal pensiero che tutto è del Signore e niente è loro. Diversamente dalla persona comune, il ricercatore spirituale non si piegherà facilmente davanti all’afflizione, alla perdita, alla rabbia, all’odio, all’egoismo, alla fame, alla sete o all’incostanza. Gli aspiranti devono dominare le cose buone il più possibile e trascorrere la vita con coraggio, forza d’animo, gioia, pace, carità e umiltà. Comprendete che badare al corpo non è così importante, sopportate anche la fame e la sete con pazienza e impegnatevi sempre nella contemplazione del Signore”.
Sri Sathya Sai Baba (1926-2011)
“In questo mondo, bene e male, ricchezza e povertà, lode e biasimo vanno insieme. Non si può derivare la felicità dalla felicità, essa scaturisce solamente dalla sofferenza. Un uomo oggi ricco può diventare povero domani e un povero può ritrovarsi ricco da un giorno all’altro; oggi siete lodati ma domani potete venir criticati. Considerare la lode e il biasimo, la contentezza e il cordoglio, la prosperità e l’avversità con mente equanime è il segno dell’essere umano vero. La Gita dice “Rimani equanime nella contentezza e nel cordoglio, nel guadagno e nella perdita, nella vittoria e nella sconfitta”; voi potete godere della vita come esseri umani soltanto se considerate il cordoglio e la felicità, il profitto e la perdita con equanimità. La felicità senza la sofferenza non ha valore quindi accogliete la sofferenza se volete sperimentare la contentezza vera”.
Sri Sathya Sai Baba (1926-2011)
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