“È dalla conquista di vedere noi stessi tra gli altri, come un esempio locale delle forme che la vita umana ha assunto localmente, un caso tra i casi, un mondo tra i mondi, che deriva quella apertura mentale senza la quale l’oggettività è autoincensamento e la tolleranza mistificazione. Se l’antropologia ha un qualche ruolo nel mondo è quello di continuare a re-insegnare questa fuggevole verità”.
Clifford Geertz
citato in Elementi di Antropologia Culturale, di Ugo Fabietti
Mondadori 2010
“La diversità delle culture umane è dietro di noi, attorno a noi e davanti a noi. La sola esigenza che possiamo far valere nei suoi confronti è che essa si realizzi in forme ciascuna delle quali sia un contributo alla maggiore generosità delle altre”.
Claude Lévi-Strauss
citato in Elementi di Antropologia Culturale, di Ugo Fabietti
Mondadori 2010
“La Jyoti illumina la volta celeste e oltre; essa ci svela Brahman stesso. Quella che col suo fulgore rende conoscibile l’era che ha preceduto l’origine delle creature viventi, e raggiunge le regioni che si estendono oltre il regno più remoto ed elevato: “quella” è Jyoti. Essa rifulge, fra i supremi, nel Loka più alto.
La stessa Jyoti risplende ovunque, di continuo e in ogni essere. Essa include il principio di Sat-Cit-Ananda. L’invisibile Brahman è il fondamento per ogni creatura vivente, non solo, lo è per il Cosmo intero. È infatti proprio il Para Brahman, il Sé Supremo, che rende il Cosmo luminoso”.
Pagina 75 di 206
