Il Centro
Paradesha essendo un “Non-Luogo”, ovvero l’Utopia secondo l’accezione greca U-topos “…
oltre lo spazio e lo scorrere del tempo…” è caratterizzato idealmente dalla Pace, dalla Felicità e dalla Giustizia.
In sanscrito Paradesha è “Paese Supremo”, “Spazio Assoluto”.
Il termine si ritrova in iranico (
pairidaeza); in greco (
paradeisos); in caldeo (
pardes); in armeno (
partez); in latino (
paradisus).
Le tre fonti occidentali che hanno contribuito a dare l’idea di parco o giardino (
Giardino delle Delizie – 2,8-14 –) sono: ebraica con
pardes, persiana con
pairidaeza e greca con
paradeisos.
Infatti gli Ebrei della Bibbia discendono da Sem (figlio di Noè) e prosperano nella terra dei Caldei, finché da essa si distaccano ed emigrano. È prima del distacco che il termine-idea del “giardino” sorse in area
ebraico-caldea: nella Bibbia dei Settanta (Septuaginta in latino), versione della Bibbia in lingua greca, il “Paradesha” venne indicato come “
Giardino dell’Eden” (
Gan Eden).
Per questo significato profondo il “Centro Paradesha” richiama i “Ricercatori della Verità” a vivere quella IDENTIFICAZIONE che fa di TUTTI UNO. Invita coloro che sanno spogliarsi dei vecchi abiti dell’abitudine, del condizionamento
morale ed intellettuale a dirigersi audacemente verso la pura ricerca di Conoscenza che non può essere disgiunta dall’Amore.
La vera Conoscenza è la via di realizzazione dell’Amore.
È in questo
spirito d’Amore che il “Centro Paradesha” cerca di esporre più “
un modo di pensare” che facilita il “vedere” oltre le dottrine e gli eventi che fluiscono nella storia e consegna un panorama di facile sintesi. Offre il frutto di un’esperienza che può causare un’ulteriore esperienza.