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Notiziario

L’Amore trionfa sempre

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Gli esseri che presiedono allo sviluppo del creato usano l’Amore.

Gli esseri umani dovrebbero usare l’Amore per creare l’armonia che lega tutte le cose fra loro.

I mali del mondo hanno origine dall’ignoranza. La disarmonia e la paura hanno origine dall’ignoranza.

In questo mondo ancora tridimensionale dove c’è la Luce necessariamente c’è anche l’Ombra.

L’India ha ben compreso questa verità esprimendola molto bene con la sua mitologia.

La dea Ambika infatti nasce per questa necessità umana.

La dea Ambika è la Maha-devi, la “Grande Dea”, moglie di Siva. È sorella di Himavat, l’energia delle montagne dell’Himalaya.

La dea Ambika è potente perché sta all’origine di tutto. In quanto energia femminile di Siva è molto venerata.

Nella forma Buona è venerata come Uma, la Luce; come Gauri, brillante come cristallo; come Parvati, la montanara; come Jagan-mata, la madre del mondo.

Nella forma Negativa è venerata come Durga, l’inaccessibile; come Kali, la nera; come Bhairati, la terribile; come Chandi, la feroce.

Le energie, con il complesso gioco dei sentimenti diretto dal Karma, possono assumere qualsiasi forma.

Dietro i Miti delle Stelle e della Terra

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La Tradizione iranica sostiene che la storia del mondo ebbe inizio 9.000 anni prima della nascita del suo grande profeta Zoroastro nel 588 a.C. (è la data più accettata).

L’Umanità deve svegliarsi dal lungo sonno: sia quello “fisico” sia quello “metafisico”.

La “Scienza degli Déi” ha lasciato molte informazioni sotto forma di “tracce” evidenti per i “risvegliati” e “stuzzicanti curiosità” per gli intelligenti (non risvegliati spiritualmente).

Queste “tracce” sono messaggi ripetuti infinite volte per attirare l’attenzione.

Quella che si continua a chiamare la Razza umana, e si crede essere stata la prima, è invece una delle molte che si sono succedute.

Il fenomeno, infatti, conosciuto come Precessione degli Equinozi si deve alla “Scienza degli Déi”. Detto fenomeno causa il movimento all’indietro delle dodici Costellazioni dello Zodiaco sulla linea dell’eclittica in una sequenza regolare. Ogni Costellazione lascia il posto a quella successiva ogni 2.160 anni, finanche tutti i dodici segni completano il giro astronomico (di 25.920 anni).

Se oggi si guarda verso l’orizzonte ad Est, appena prima del sorgere del sole del 21 marzo, si vedranno le stelle della Costellazione dei Pesci.

Nel 330 a.C. quando Alessandro Magno conquistò l’impero persiano vide le stelle della Costellazione dell’Ariete sorgere con il sole equinoziale.

Nel 2500 a.C. gli egiziani videro le stelle della Costellazione del Toro sorgere con il sole durante l’equinozio di primavera.

Tra il 10.970 e l’8.810 a.C. circa la Grande Sfinge, durante la propria costruzione, vide le stelle della Costellazione del Leone sorgere con il sole equinoziale. La “stella reale” della Costellazione del Leone è la stella Regulus che si trova esattamente sull’eclittica.

Fra qualche tempo il nuovo popolo in formazione dell’Umanità vedrà le stelle della Costellazione dell’Acquario sorgere con il sole durante l’equinozio di primavera.

La Grande Sfinge è un simbolo che segna il tempo precessionale nella Piana di Giza.

La statua che ritrae una figura umana dalla testa di Leone (con i dodici segni zodiacali sul petto e con un serpente che si attorciglia sulla sommità della criniera), detta Kosmokrator (il guardiano del tempo infinito – la precessione degli equinozi – ), è il simbolo degli déi-sovrani iranici della mitica terra Airyana Vaejah.

Il Dio Aion (Eone = aion in greco) dalla testa di Leone e il corpo avvolto da un serpente (7 giri e mezzo – rappresentanti le sfere celesti) per gli antichi greci indicava la suddivisione del tempo in grandi ere (la precessione degli equinozi); mentre Kronos indicava lo scorrere giornaliero delle ore; Kairos indicava il momento magico, l’eccezionale momento di grazia.

Il famoso Diluvio Universale ha avuto luogo con il primo momento dell’avvento della “testa” della Costellazione del Cancro.

La Costellazione del Cancro segue il Leone solo nel ciclo precessionale perché nel ciclo annuale è il Leone che segue il Cancro.

Il Potere di Maya

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Questo potere di sovrapposizione che possiede l’Illusione (Maya) nasconde all’anima del soggetto la sua Universalità, la sua natura di Essere-Coscienza-Beatitudine (Sat-Cit-Ananda). Tutto il Creato con la sua molteplicità nasce dall’attribuzione della molteplicità laddove c’è solo l’Uno. Quando tutta questa evoluzione è riassorbita con il processo dell’involuzione (Pralaya), le tre qualità – sattva, rajias, tamas – si trovano in perfetto equilibrio, bilanciate. Questo è lo stato chiamato Guna-samyavastha. Allora, per effetto della Volontà, della Persona Suprema o Ishvara, l’equilibrio è perturbato, e cominciano le attività, che portano a conseguenze, causa di ulteriori attività. In altre parole, il Mondo ha origine, si sviluppa e si dispiega. Questo è lo stadio chiamato “stato di squilibrio” (vaishamya). Così, dal sottile Interiore, inconscio e subconscio, fino al corpo esteriore, grossolano e fisico, tutto è dovuto a Maya, che è il Potere di sovrapposizione del Particolare sopra l’Universale. Ciò spiega perché i “particolari” son detti anatma, non-atma, (irreali). Sono come il miraggio che sovrappone l’illusione dell’acqua sulle sabbie del deserto e che può essere dissolto solo dalla visione dell’Atman, o di Brahman, di Dio.

da “La Conoscenza” (Jnana) di Sri Sathya Sai Baba

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